Uno sguardo che cambia la realtà
La grafica proposta per il convegno Uno sguardo che cambia la realtà è stata elaborata a partire dalla doppia volontà di sfruttare concettualmente la bellezza del titolo – che già in sé reca forte il messaggio del capovolgimento di prospettiva – e di evitare il banale utilizzo di immagini direttamente connesse al mondo della malattia, che avrebbero reso la composizione troppo pesante e per di più lontana dal significato stesso dell’evento.
Si è pensato dunque all’immagine dell’iceberg, icona per antonomasia di tutto ciò che c’è di velato e nascosto dietro l’apparente realtà fenomenica, per proporla però capovolta, a significare – in una connessione diretta col titolo – un ribaltamento di prospettiva e di sguardo, ora capace di disvelare una realtà nuova, profonda e molto più ricca da analizzare rispetto alla visione consueta ormai cristallizzata dalla società.
L’idea richiama alla lontana le opere di Magritte, in cui l’apparenza viene sempre messa in discussione ed è costantemente proposta al fruitore, quasi provocatoriamente, l’adozione di uno sguardo nuovo e alternativo a quello logico e consolidato.
Anche la composizione del titolo, volutamente leggera e dinamica, vuole suggerire l’idea di evoluzione, capovolgimento e nuova prospettiva che rifiuta la staticità dello status quo.
La grafica si prefigge quindi di essere sia concettualmente significativa che esteticamente d’impatto.